Dott.ssa Mariella RUSSO Ascolto Mediazione Supporto Genitoriale
Mediazione Familiare sociale
oGNI GIORNO è uNA nUOVA oPPORTUNITA' pER RICOMINCIARE
“Le parole sono finestre (oppure muri)” Marshall B. Rosenberg

obiettivo
La Mediazione Familiare è un percorso extragiudiziale, alternativo alla via legale, di riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o al divorzio. Offre gli strumenti per attraversare il conflitto: lo scopo è quello di permettere alle parti di analizzare le problematiche e riconoscerle, potendo così ristabilire nuovi accordi al fine di ricreare nuovi equilibri. Obiettivo principale della mediazione è la tutela della serenità dei figli.
ascolto attivo
Attraverso l’ascolto attivo delle parti, il mediatore offre un supporto per costruire un dialogo in cui entrambe possano avere l’opportunità di riuscire ad esprimere la propria opinione, dando parola anche a chi, generalmente, nella comunicazione soccombe.
“Essere ascoltati per riuscire ad ascoltarsi”
Persona/Problema
Elemento fondante della Mediazione Familiare e Sociale è separare il problema dalla persona. La discussione non deve basarsi su giudizi, ma deve porre l’attenzione sulla modalità della comunicazione che guidata attraverso la consegna del problema al mediatore, potrà assumere nuove connotazioni. Sarà così possibile costruire insieme un accordo che porti al soddisfacimento degli interessi e dei bisogni di ciascuna parte in causa
ASPETTI PRINCIPALI DELLA MEDIAZIONE FAMILIARE

percorso della mediazione familiare sociale:
- Percorso di solo ascolto destinato:
– al singolo
– all’intero nucleo familiare
-a tutti coloro che sentono la necessità di risolvere una situazione conflittuale, anche in ambiti diversi da quello familiare, come ad esempio l’ambiente lavorativo, scolastico
- Percorso di mediazione in cui entrambe le parti avranno la possibilità di confrontarsi senza temere la reazione dell’altro, sostenuti dal professionista nell’espressione delle proprie opinioni, idee ed esigenze
- Possibilità nel tempo di rivedere quanto deciso nel percorso di mediazione, grazie alla volontarietà delle parti in conflitto.

Ambito di Applicazione della Mediazione familiare-sociale:
- Singola parte
- Coppia
- Famiglia
- Scuola
- Lavoro
- Medico – Paziente
- Liti condominiali

stanza della Mediazione
La stanza della mediazione è uno spazio dove poter:
- trovare il tempo e la calma per essere ascoltati
- chiarire a se stessi e quando lo si riterrà opportuno all’altro, i propri bisogni
- sentir riconosciuto il proprio ruolo genitoriale.
iL cONFLITTO nON DEVE nECESSARIAMENTE AVERE UNA VALENZA NEGATIVA IN QUANTO E' FONDAMENTALE PER LA CRESCITA ED IL CAMBIAMENTO
Per giungere a questa consapevolezza ed uscire dal buio che offusca, che blocca il flusso di ogni nostra azione è necessario rivolgersi ad un terzo soggetto preparato ad accogliere ed a comprendere l’altro, attraverso un ascolto attivo e una comunicazione empatica, in grado di gestire la situazione senza sostituirsi alle parti
“Poiché manca il tempo per pensare e la calma nel pensare, non si medita più sulle opinioni divergenti: ci si accontenta di odiarle” F. Nietzsche, “Umano, troppo umano
Compito del mediatore è offrire, attraverso l’ascolto attivo e l’assenza del giudizio, un percorso alternativo alla via legale dove trovare soluzioni fuori dai soliti schemi, attraverso vedute e prospettive diverse

LA COLLABORAZIONE INCORAGGIA
LA COMUNICAZIONE E LE RELAZIONI
Domande e Risposte ai quesiti più frequenti sulla Mediazione Familiare e Sociale

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Obiettivo della Mediazione Familiare e Sociale è permettere il riconoscimento delle ragioni e dei bisogni dell’altro, all’interno del conflitto, al fine di raggiungere accordi che possano soddisfare entrambe le parti. Inoltre, in presenza di figli l’obiettivo principale è quello di permettere alle parti il raggiungimento di decisioni che tutelino i loro interessi. Il Mediatore si adopera affinché venga rispettato il Principio di Bigenitorialità in base al quale il minore ha il diritto a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori. Le scelte dei genitori non devono ripercuotersi sulla vita dei figli.
L’incontro di Mediazione Familiare e Sociale ha inizio con un colloquio di ascolto individuale per ciascuna parte. Tali colloqui potranno ripetersi qualora i confliggenti ne sentissero ancora la necessità. Dopo gli incontri di ascolto attivo individuali, potrà avere luogo l’incontro in mediazione. Il mediatore, verificata la mediabilità delle parti, le guiderà nel racconto della loro storia e delle ragioni di ognuno, che hanno portato al conflitto. Insieme e in modo volontario le parti cercheranno di elaborare decisioni che permetteranno loro di trovare un accordo che possa permettere un nuovo inizio in base a quanto da loro stabilito durante la mediazione
Il Mediatore Familiare e Sociale è un professionista con una formazione specifica, tenuto al segreto professionale, che lavora in autonomia rispetto all’ambito giudiziario
No, la Mediazione Familiare è un percorso che può supportare la coppia a comprendere quale saranno le scelte da compiere affinché il conflitto non diventi una guerra, ma possa essere un momento di crescita che permetterà loro di decidere se separarsi, o di continuare ad essere coppia
La risposta è si. E’ possibile fare colloqui d’ascolto individuale con il mediatore, saranno utili per chiarire innanzitutto con se stessi, cosa ha portato al conflitto
No, per questo è necessario fare una distinzione tra mediazione familiare riguarda i conflitto di coppia mentre la mediazione sociale si occupa di supportare chiunque viva un conflitto che vuole risolvere, come ad esempio nell’ambito scolastico, lavorativo, medico-paziente, o ancora liti condominiali.
Si, la mediazione è un percorso extragiudiziale in cui l’accordo sarà il frutto della volontà di entrambe le parti in conflitto, non vi è infatti la presenza di un terzo, che possa imporre loro delle decisone. Compito del mediatore sarà di guidarle nella comunicazione e agevolando il processo di superamento delle proprie posizioni,
Attualmente la risposta è no, perché con l’obbligatorietà verrebbe meno la volontà delle parti. Ad oggi la Legge n. 54 del 2006 sull’affido condiviso, stabilisce che il giudice ha come unico dovere quello di consigliarla vivamente alle parti, le quali decideranno se intraprendere il percorso di mediazione familiare
La Mediazione Familiare Sociale ha costi contenuti, questo è reso possibile dal fatto che si stabilisce di volta in volta ed insieme, se far seguire ai primi colloqui individuali altri incontri. Si paga così il singolo colloquio. Nel caso del colloquio di Mediazione Familiare o Sociale con entrambi, ognuno pagherà la propria parte.
Amedia
Ascolto mediazione supporto alla genitorialita'
Dott.ssa Mariella Russo
Mediatrice Familiare e Sociale
Supporto alla Genitorialità
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